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27 05 2013 | Rimini | Biodigestore Ca’Baldacci, nuovo esposto di Uptown: Plastica in entrata

Lunedì, 27 Maggio 2013

tortora-chiaroRimini | Biodigestore Ca’Baldacci, nuovo esposto di Uptown: Plastica in entrata 

 

Ca’Baldacci, ci sarebbero “notevoli quantità di materiale plastico in entrata” al biodigestore di San Martino in venti. Porta la data di oggi il nuovo esposto del comitato Rimini Uptown a Regione, Provincia, Comune, Arpa, Guardia forestale e Guardia di finanza.
Nell’ Autorizzazione integrata ambientale relativa all’impianto in oggetto – spiegano dal comitato – non viene contemplata nei rifiuti in ingresso la massiccia presenza di plastica. Un rappresentante di Hera ha dichiarato ufficialmente in data 6 febbraio 2013 presso la residenza comunale che operativamente nell’impianto è conferito esclusivamente rifiuto organico con elevati standard qualitativi al fine di non pregiudicare la qualità del compost organico in uscita”.
Come se non bastasse “il Comune di Rimini in un documento prodotto e consegnato dall’Assessore Visintin ad una delegazione di Rimini UPTown in data 22 marzo 2013, riguardo la tipologia di rifiuti autorizzati afferma che: ‘Nell’impianto saranno conferiti esclusivamente rifiuto organico compostabile (destinato alla produzione di biogas per via anaerobica) e prodotti vegetali da potature e sfalci (destinati alla produzione di compost e stabilizzato…)’”.
Ma la realtà è diversa e quindi “a seguito evidenze contrarie, RiminiUPtown contesta formalmente quanto affermato circa la natura e la qualità dei rifiuti in ingresso: di fatto la presenza di notevoli quantità di materiali diversi e soprattutto di plastica presumibilmente dovuta ad una pessima raccolta differenziata, rende assimilabile i rifiuti in ingresso alla tipologia “rifiuto indifferenziato” senza che questo costituisca un problema per il gestore”.
A dimostrazione 3 foto scattate lo scorso dicembre corredano l’esposto da cui “è possibile distinguere chiaramente, metalli e molti teloni di plastica ammessi normalmente alla lavorazione” a anche “ la scarsissima qualità del rifiuto in ingresso determinata dalla presenza di materiali diversi dall’organico, in primo luogo plastica. Recentemente la notevole quantità di plastica e la sostanziale inadeguatezza della gestione è stata anche confermata da interviste raccolte da RiminiUPown a delegazioni che hanno fatto visita all’impianto. In particolare in data 27 aprile 2013 qualcuno ha addirittura dichiarato di essere scandalizzate per la quantità di plastica vista. Conferme sono arrivate addirittura da indiscrezioni provenienti da operatori dello stesso impianto”.
“Il fatto che la raccolta differenziata sia di scarsissima qualità, che il rifiuto organico non sia così organico data la presenza massiccia di plastica e che questo non sia un problema per il gestore ha delle implicazioni sulle sostanze nocive che possono essere emesse e che non sono state considerate”, fanno notare dal comitato. Per di più “dato che viene assunta l’assenza di plastica nel processo, risultano anche essere assenti nei monitoraggi la ricerca di sostanze (diossine) che possono essere prodotte”. E in definitiva, “la presenza di plastica ed i fenomeni di degradazione di questa nel processo di lavorazione rimette fortemente in discussione l’assenza composti pericolosi. I dubbi sulle sostanze nocive prodotte a causa di una cattiva gestione sono più che mai giustificati”.


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